Page 7 - ParmaArteXXI
P. 7
Il Comitato Parmense per l’Arte compie settant’anni
A pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando
la città, sconvolta dai bombardamenti, mostrava le macerie dei suoi
monumenti, Teatro Farnese, Biblioteca Palatina, Palazzo Ducale,
Chiesa della Steccata, i palazzi ottocenteschi di via Mazzini e il gran-
dioso monumento a Verdi, il 15 novembre 1945, un gruppo di intel-
lettuali decise di riunirsi. Consci della situazione e delle incertezze
delle amministrazioni preposte, Comune, Provincia, che tentenna-
vano nel sostenere concetti di ricostruzione filologica del patrimonio
architettonico, ed in vista di progetti di abbattimenti, si resero conto
della volontà della Pubblica Amministrazione di optare per un tipo
di ricostruzione non rispettosa del retaggio storico-monumentale.
Da questa volontà e da quest’incontro prese vita un’Associazione
chiamata Comitato per l’Arte1, che aveva come forza d’opinione
l’opposizione a tali progetti. Come cancellare il ricordo di una città
che per secoli era stata una Piccola Capitale. Nel contempo que-
sta foga edificatoria (che ha proseguito sino agli esordi degli anni
‘70) non solo si accanì sui monumenti compromessi dai bombarda-
menti, ma infierì, sbandierando concetti di modernità e progresso,
su palazzi e piazze, sconvolgendo l’armonia urbanistica di strade,
come via XXII Luglio, rimasta illesa dalle bombe, ma oggi orfana
del neoclassico Palazzo Melli, o il complesso di Sant’Elisabetta, co-
stituito da due chiostri, abbattuti senza preventiva documentazione
fotografica nè rilievi, oggi ridotti a desolante giardino. Ancora oggi,
circa quest’ultimo complesso, ci si chiede ancora il perché, visto,
che per quanto riguarda la chiesa di Sant’Elisabetta, oggi Museo
1 Vedi Pietro Tagliavini, La nascita del Comitato “Per l’Arte”: ricordi ed emo-
zioni, in “Parma per l’Arte” Nuova Serie, Anno I, Fascicolo I, dicembre 1995.
5