Page 180 - Antonio Canova
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   DANIELE FRANCESCONI1 A GIANNANTONIO

                               SELVA

Sig.re Amico e P.rone Preg.mo

                                            Milano 18 9bre 1815

Li 29 Ottobre Canova scrisse da Parigi a questo suo
singolare Amico Cav.er Tambroni,2 ch’egli montava in
Legno per Londra. Lo stesso Tambroni crede che il
ritorno dell’Amico non sarà per Francia, ma per
Germania a Venezia. Oggi il Cav.re riceve lettere da
Roma da’ più intimi comuni Amici, i quali non
speravan nulla in contrario. Me ne consolo dunque con
Lei, che avrà Ospite Canova. Anch’io per altro ad ogni
modo lo vedrò prima che egli passi a Roma. Frattanto
co’ soliti sentimenti per dovere me le raffermo

                                     Obbl.o Aff.mo Amico e Serv.
                                             Daniele Francesconi

*Autografo: un foglio, una facciata.
A tergo: Al Chiar.mo Signore/ Il Sig.r Professore Antonio Selva/
Venezia. Tracce di sigillo in carta.

1. Daniele Francesconi (1761-1835), figlio di un fattore al
servizio della famiglia Mocenigo, fu da questa impiegato come
precettore di uno dei figli. Successivamente divenne precettore
di Pietro Pesaro che accompagnò a Roma nel 1794: in tale
occasione conobbe Canova, col quale, a partire dal 1805,
intrattenne una assidua corrispondenza. Nominato professore
di geometria e fisica al collegio di San Marco e poi reggente
dell’Università di Padova (incarichi che conservò nel periodo
della Repubblica Cisalpina e del Regno Italico), nel giugno del
1814, subito dopo la Restaurazione, fu rimosso dalla sua
posizione accademica dal Governo austriaco per “cattiva”
condotta politica. Pur non più reintegrato nel precedente ruolo,
ottenne tuttavia il posto di bibliotecario dell’Università,
incarico che mantenne fino alla morte (cfr. E. De Tipaldo,
Biografia degli Italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del
secolo XVIII e de’ contemporanei, Venezia, Alvisopoli, 1834-
1845, III 1836, pp. 305-316).
2. Giuseppe Tambroni (cfr. Tambroni a Selva, 5 aprile 1815,
lettera n. 6, nota 1).

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