Page 98 - Antonio Canova
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1. Michele Bisi, (Genova, 1788-Milano, 1874), fu pittore
storico, ritrattista e paesaggista, ma soprattutto incisore di
famose opere d’arte. Studiò a Firenze col Marghera e
successivamente fu tra i migliori allievi di Giuseppe Longhi a
Milano. La sua fama è legata alla Pinacoteca del Palazzo reale
delle scienze e delle arti di Milano (Pinacoteca di Brera), che
egli pubblicò coi nobili tipi della Stamperia reale, in tre volumi
in quarto, negli anni 1812-1833 col testo di R. Gironi.
Precedentemente aveva collaborato ai Fasti di Napoleone,
capolavoro dell’arte incisoria lombarda, serie di 35 tavole dai
monocromi dipinti da Andrea Appiani per la sala delle cariatidi
in palazzo reale, poi distrutti durante la seconda guerra
mondiale. L’ultima opera impegnativa cui collaborò furono le
Vite e i ritratti di venticinque italiani illustri (Padova, Bettoni,
1812). Dal 1843 fu membro dell’Accademia di Belle Arti di
Vienna (cfr. A. Ottino Della Chiesa, Dizionario biografico degli
italiani, Roma, Ist. della Enciclopedia Italiana, X 1968, pp.
680-681).
2. Giuseppe Bisi (Genova, 1787-Varese, 1869), insegnante per
qualche tempo nel collegio reale delle fanciulle in Milano,
divenne dopo la caduta del Regno italico il vedutista di moda: i
suoi paesaggi furono acquistati da sovrani e da nobili italiani e
stranieri, ma soprattutto dall’aristocrazia e dalla borghesia
lombarda. Le sue numerose vedute di paesi lombardi, di chiese
e palazzi milanesi, connotate da un segno rigoroso, di
ispirazione neoclassica, alleggerito dalla vivacità dei colori
smaltati e dalla tersa atmosfera in trasparenza di acque e cieli,
costituiscono per la precisione del dettaglio un prezioso
documento dell’ambiente e del costume dell’epoca. L’artista
partecipò con successo alle esposizioni di Brera del 1833, 1835
e 1837. Nel 1838 l’Accademia di Brera creò per lui la cattedra
di pittura del paesaggio, che egli tenne sino al 1856 con
brillanti risultati e numerosi allievi (cfr. A. Ottino Della Chiesa,
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Ist. della
Enciclopedia Italiana, X 1968, pp. 677-678).

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