Page 96 - Antonio Canova
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lira austriaca. Ma vuolsi raccomandato a qualcuno
che accordando a librai la facilità usata d’una
provvigione, tenga dietro all’incasso, altrimenti da
costoro non si ha nulla. Bravo Crescini3 se fa qualche
cosa, noi lo applaudiremo assai assai, e me ne
compiaccio come dimostrazione che vedeva sopra di
me.

 Godo assai che le creature vadano meglio. Povera
Adelina, io voglio veggere li primi suoi passi, mi par
mill’anni vederla. Ecco le ricevute. Attendo Monsig.r
Canova4 per determinare il giorno dell’inaugurazione.
Vorrei è vero fare una corsa a Padova, ma non posso
prima che sia venuto qui Mons. Canova. Mi premono
per uscir di casa, devo strappare il foglio ma
abbracciarvi di volo

18 ** [1827]

*Autografo: un foglio, una facciata.
A tergo: Al Sig.r Francesco Ivaston Quadri/ Padova. Tracce di
sigillo in carta.

1. Si tratta dell’inaugurazione, avvenuta nel 1827 dopo
rilevanti difficoltà dovute al reperimento dei fondi necessari,
del maestoso monumento funerario innalzato a Canova nella
basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, a favore
del quale Leopoldo Cicognara si era fatto promotore di una
sottoscrizione internazionale subito dopo la morte dello scultore
(cfr. L. Cicognara, Sul monumento da erigersi in Venezia alla
memoria di Canova…Lettera all’egregio sig. abate Gio.
Battista Canova, Venezia, G. Picotti, 1822), di cui la tomba
monumentale metteva in opera il disegno immaginato dal
Canova stesso per onorare Tiziano e regalato all’amico Selva.
2. L. Cicognara, Il monumento a Canova eretto in Venezia,
Venezia, G. Picotti, 1827.
3. Iacopo Crescini (Padova, 1798-1848), poeta, giornalista e
tipografo, all’epoca godeva in Padova di una certa notorietà sia
come autore di tragedie e di poesie ispirate principalmente a
temi encomiastici e d’occasione, sia come editore.
4. Giambattista Sartori Canova (cfr. Sartori Canova a Digiorni,
19 dicembre 1817, lettera n. 10, nota 1).

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