Page 157 - Antonio Canova
P. 157
attività professionale, che gli permise di affermarsi
rapidamente a Pietroburgo (e a scapito proprio del Quarenghi,
prima con il Teatro Grande e poi con la Borsa), riuscì ad
imbrogliare la committenza russa ma non l’architetto italiano,
che grazie ai contatti mantenuti con l’ambiente romano poteva
facilmente smentire i prestigiosi titoli (vincitore del Prix de
Rome e quindi pensionnaire all’Accademia di Francia a Roma
nella seconda metà degli anni Ottanta) esibiti dal francese.
Oltre alla grande Borsa, ai Magazzini del sale, costruì il
Mausoleo di Alessandro I a Pavlovsk e il teatro e l’ospedale
civico a Odessa. Importante anche la sua serie d’incisioni, dal
titolo Recueil des principaux monuments construits à Saint-
Pétersbourg (1809).
8. Si tratta dell’Istituto Smol’nyj a Pietroburgo, realizzato tra il
1806 e il 1808, che Quarenghi fu incaricato di progettare a sud
del complesso monastico fondato nel 1748 per volere
dell’imperatrice Elisabetta Petrovna e già destinato, insieme ad
un ricovero per vedove, allo studio e all’educazione delle
fanciulle nobili.
9. Le Exercitationes Vitruvianae di Giovanni Poleni (Venezia,
1683-Padova, 1761), illustre astronomo e matematico molto
addentro nelle teorie illuministiche, erano state pubblicate in
tre volumi a Padova dal 1739 al 1741.
15.*
GIACOMO QUARENGHI A GIANNANTONIO SELVA1
Car.mo Sig.r Selva amico carissimo
Con le lacrime agl’occhi le scrivo la presente, bisogna
che parta e che subito. Ho ricevuto lettere della Corte
con questa preghiera, mentre la mia permissione era
illimitata, ma con tanta buona grazia desiderano
questo da me che bisogna obbedire. Non potrò non
solamente venire a Venezia, ma nemeno a Verona potrò
andare, mentre devo pigliare la strada più breve per
arrivare prima a Monaco, ove devo lasciare due disegni
che quella Corte desiderò da me quando era in
Monaco, anderò giorno e notte; ma la veda con questi
calori qual viaggio sarà il mio. Io bisogna che mi
raccomandi quanto mai acciò mi faccia capitare a
Vienna quelle cose di cui l’aveva pregato e che so
avermi proveduto con la cambiale di tutto quello che
( 157 )