Page 159 - Antonio Canova

* Autografo: un foglio int., due facciate.
A tergo: A Monsieur/ Monsieur Antoine Selva/ Architecte/ très
célèbre/ à Venise. Tracce di sigillo in carta.
1. La lettera è stata parzialmente resa nota da Lionello Puppi,
che tuttavia, per un’errata lettura della data, la posticipa al
1812, spostando avanti di un anno, in contrasto con la
testimonianza del figlio dell’architetto, Giulio Quarenghi, la
partenza del bergamasco per la Russia (cfr. L. Puppi, Giacomo
Quarenghi, Tommaso Temanza e Giannantonio Selva.
Documenti inediti e riflessioni, in Miscellanea di studi in onore
di Vittore Branca. IV. Tra Illuminismo e Romanticismo, Firenze,
1983, pp. 203-204).
2. Giulio Quarenghi accompagnerà nel viaggio di ritorno a
Pietroburgo il padre, divenendone collaboratore di studio.
3. Lorenzo Sacchetti (Padova, 1759-? post 1830), attivo come
scenografo nei teatri veneziani, dopo un esordio di carattere
tardo-barocco nelle quadrature del presbiterio di San Barnaba,
sperimentò nei palazzi di Padova il formulario classicistico. Si
trasferì a Vienna nel 1794.
4. Dopo un’assenza che durava dal 1779, l’intermezzo
bergamasco del Quarenghi (un decreto del nuovo governo
francese gli aveva imposto il rimpatrio, pena la dichiarazione di
morte civile e la confisca dei beni) non si era rivelato una
vacanza: oltre alle molte questioni familiari da discutere, e al
riordino dei propri affari trovati in grave ed inevitabile
confusione, l’architetto aveva dovuto progettare per il Consiglio
municipale della città l’arco di Napoleone. Prima di partire
Quarenghi contrarrà anche un nuovo matrimonio, con Maria
Bianca Sottocasa, sposata nel luglio del 1811. Il terzo, dopo
quello con Maria Fortunata Mazzoleni, morta di parto nel
1793, e dopo quello con “la nobile donzella Caterina
Aegerden”, celebrato l’8 ottobre 1794 presso la Cancelleria di
Giampiero Grimani nella sede della Legazione veneta di
Pietroburgo (su questo poco noto matrimonio e sulle calusole
del contratto nuziale vd. Puppi 1983, p. 204, nota 46).

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