Page 158 - Antonio Canova
P. 158
ha speso acciò sia rimborsato nel momento. Mio figlio
Giulio è ancora a Vienna2 ed alloggia dal Sig. Lorenzo
Sachetti3, a questo potrà far l’indirizzo giacché fuori
delle stampe di Novelli che sono per me tutto il resto è
per il Sig. Sachetti sudetto, ma se fa subito la
spedizione arriverà forse quando sarò io a Vienna. Di
questo mi raccomando quanto mai, caro Sig. Tonino,
dacché sono arrivato in Italia non ho avuto che
dispiaceri di familia e più di duecento mille lire di
perdita di modo che tutto quello ch’aveva messo a
parte in trent’un anno di servigio a questa Imp.le Corte
tutto è partito e con tanti dispiaceri,4 il solo piacere
che poteva avere di vedere ed abbracciare la sua tanto
da me amata e stimata persona ancora questo m’è
tolto, ma la mia dimora non sarà lunga mentre conto
fuori di disgrazie di rivenire per sempre entro un anno
di questo la ne sia più che sicuro, così almeno
dimorando io qualche tempo in Venezia potrò
ricompensare la perdita presente che la mi creda mi
pesa quanto mai. Io non so come abbia potuto e come
possa ancor sopra vivere a tanti dispiaceri che ho
talmente dimagrito che tutti stupiscono. Se mi risponde
subito mi troverà forse la risposta a Bergamo, faccia
questo lo prego quanto mai dia questo piacere ad un
amico che tanto lo ama e tanto lo stima. Scriverò
all’amico Canova ed al P.re Barca con il Corriere
venturo. La mi ami caro Sig. Tonino la mi dia delle sue
nuove lo prego di nuovo quanto mai, e tutto quello che
le ho promesso Lei lo troverà il più presto che creda in
Venezia. Addio e mille volte addio.
Il suo vero amico
Il Cav. Quarenghi
Bergamo li 15 Giugno 1811
P.S. Se que’ pochi efetti che ha comperato per me
potessero essere in dodici giorni in Bergamo dalla data
di questa lettera li potrebbe mandare qui ch’allora li
porterei io stesso a Vienna, a Lei però sempre mi
raccomando e così ancora del Quadro di Rezzonico lo
puol ritenere sino al mio ritorno o a novo ordine
( 158 )