Page 83 - Antonio Canova
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Ercole il nettare, bevanda che dee farlo immortale.
 Nell’innanzi della pittura veggonsi assisi l’Oceano,

Anfitrite sua moglie, e Minerva: Apollo alla sua cetra si
appoggia:[indi seguono] indi seguono Diana, Bacco,
Arianna, Flora, Proserpina, e Cerere: sopra Minerva
sono collocati Esculapio, Saturno, e la Dea Vesta.

 L’arco dell’Iride che nell’alto si scorge allude alla
pace stabilita fra Giunone, ed Ercole del quale
Mercurio s’accinge a pubblicare [L’] l’Apoteosi. I Genj
del nuovo Dio tentano sollevare la sua clava
trasportata per essi sull’Olimpo.

*Autografo di Pietro Benvenuti: un foglio, una facciata e
cinque righe.
Nel verso, in calce, di altra mano: P. Benvenuti/ Le nozze di
Ercole con Ebe/ illustrazione

1. Nel 1829 Pietro Benvenuti decorò a fresco con quindici
storie di Ercole, tra le quali domina l’affresco delle Nozze di
Ercole ed Ebe, il salone di Ercole a palazzo Pitti.

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Venere che consegna a Giunone il cinto perché
innamori Giove. Il. Lib. XIV
Il sacrificio [col] nel quale giura Agamennone ad
Achille che Briseide fu da lui lasciata intatta. Om. Il.
XIX
La giu.. della fanciulla ch’è restituita ad Achille con
tanti doni, la presenza di Nestore, e d’Ulisse, e molte
altre circostanze accennate da Omero offrono molto
campo all’invenzione del Pittore: ma forse il quadro
sarà di troppe figure.
Alcesti che raccomanda i figli al marito mentre
[muore] è per morir [per lui] in sua vece. Eurip.
Ercole che avendo liberata Alcesti dalla morte ne svela
il volto al marito il quale dubitava ch’ella fosse
un’altra donna che turbar volesse la fedeltà ch’egli
aveva giurato alla moglie. Eurip.

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