Page 87 - Antonio Canova
P. 87
1.*
LA MUSA DELL’ISTORIA SCOLPITA DA CANOVA1
COLLOCATA NELL’IMPERIALE GABINETTO
DELL’IMPERATRICE D’AUSTRIA
___________________________________________
Alla Contessa Teresa Confalonieri2
Questa che in pietra par che ascolti e viva
E fra l’Aonio Coro
Par che raccolga in suo pensier gli eventi
E remoti, e presenti,
Con immortal lavoro
L’Emulo sculse della scola Argiva.
Ma quando s’ammolliva il freddo sasso
Con aspre lime e palpitar parea,
Lo Scultor non sapea
Che udir tuo fatto atroce
Donna Polimnia stessa
Dalla tua mesta voce in Regia Stanza,
Che allor il simulacro avria sembianza
Composta alla pietà dei tristi accenti,
E il dolce suon di lagrimosi Carmi
Co’ Dedalei portenti
Canova tratto avria pianto dai marmi.
*Autografo di Leopoldo Cicognara3: un foglio, una facciata.
1. Il titolo della lirica fa riferimento alla statua della musa
Polimnia, commissionata nel 1810 a Canova dalla
granduchessa di Toscana, sorella dell’imperatore. Dopo la
caduta di Napoleone, Elisa Baciocchi non aveva potuto
mantenere fede all’impegno preso con lo scultore, e Cicognara,
grazie all’arrendevolezza del conte Cesare Bianchetti di Bologna
che aveva rilevato l’originaria commissione, aveva avuto l’idea
di farne l’omaggio di punta, col nome di “Musa della Storia”,
del complesso di opere d’arte di artisti veneti (i migliori allievi
dell’Accademia veneziana a Roma, come Hayez e Demin, e i
più brillanti scultori, per la maggior parte cresciuti sotto l’astro
canoviano), destinate ad essere inviate a Vienna in sostituzione
del tributo di diecimila zecchini dovuto alle casse imperiali
dalle province austriache del Veneto e della Lombardia in
occasione delle quarte nozze dell’imperatore Francesco I,
avvenute il 10 novembre 1816 con Carolina Augusta, figlia di
( 87 )