Page 168 - Antonio Canova
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GIANNANTONIO SELVA1 A LUIGIA GIULI2
Amica Cariss.a
Gli esibitori della presente saranno i due Fratelli
Corniani,3 miei grandi Amici. La loro Madre è l’unico
rampollo della famiglia Algarotti, e Nipote del Conte
Fran.co Algarotti tanto colto ed intelligente nelle
Bell’arti.
Il più picciolo di questi due Signorini si diletta di
disegnare ma lo fa con del genio e della intelligenza, e
desidera di vedere e di ammirare le opere del nostro
Amico Canova. Vi prego dunque di presentarglieli, ed
al caso ch’egli non vi fosse di prestarvi a fargli vedere i
quadri. Certo della vostra bontà per me, son certo che
vi presterete particolarmente con la vostra gentilezza a
fargli piacere.
Scrivetemi qualche volta, non siate sì avara in cosa
che mi è sì grata. Credetemi
Vostro Aff.o Amico
G. A. Selva
Venezia 12 8bre 1799.
*Autografo: un foglio int., una facciata.
A tergo: All’Ornatissima Signora / La Sig.ra Luigia Giuli/
Possagno. Tracce di sigillo in carta.
1. Giannantonio Selva (Venezia,1754-1819) studiò pittura
sotto la guida di Tommaso Temanza. Dopo le prime prove
quale allestitore e architetto d’interni (a Roma per il Rezzonico
e per l’ambasciatore Zulian e a Parigi per l’ambasciatore
Dolfin) e dopo i suoi viaggi nell’Italia meridionale e nell’Europa
del Nord, Selva si affermò anche a Venezia (non senza fatica,
almeno fino al concorso per la costruzione della Fenice, alla
realizzazione della villa presso Treviso per il ricchissimo
appaltatore dei tabacchi Girolamo Manfrin, all’intervento sul
palazzino Erizzo in calle del Ridotto, ai lavori, solo
parzialmente realizzati, per il palazzo dell’ultimo dei dogi,
Ludovico Manin, a San Salvador, ma anche fuori Venezia, a
Padova e altrove), divenendo l’architetto più noto del Veneto, e
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