Page 174 - Antonio Canova

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GIANNANTONIO SELVA A BARTOLOMEO GAMBA1

Sig.r Bartolo Pregiatiss.o

Mi abbisogna di avere al più presto il Ritratto del
Cav.er Quarenghi2 che lasciai a Lei per farmelo avere
ravvoltolato. Ora la prego di spedirmelo nel modo più
sollecito.

Le chiedo scusa del disturbo che le reco, e mi
approfitto dell’occasione per ricordarle tutta la mia
stima, e per esibirmi a’ suoi comandi, pregandola de’
miei complimenti al Sig.r Conte e Consorte.3

Ho l’onore di protestarmi

Venezia 19 Ottobre 1803.

Dev.mo Obbl.mo Serv.e
Giannantonio Selva

*Autografo: un foglio int., mezza facciata.
A tergo: All’Ill.mo Sig.r Sig.r Pad.ne Col.mo / Il Sig.r
Bartolomeo Gamba/ Bassano.
Lungo il margine superiore, di altra mano: Venezia/ 1803/
Selva/ Li 19 8bre.
Tracce di sigillo in carta.

1. Bartolomeo Gamba (Bassano, 1776-Venezia, 1841),
autodidatta e privo di studi regolari, era stato assunto dai
Remondini, che a Bassano avevano costituito una grande
impresa editoriale che aveva sedi in tutta Europa, con compiti
inizialmente assai modesti. Protetto dal conte Giuseppe, ricoprì
in seguito incarichi via via più importanti, fino a diventare, nel
1791, agente per Venezia. Nel 1798 fu promosso direttore delle
edizioni remondiniane per la sede di Bassano e nel 1804
ottenne la compartecipazione agli utili. Il Gamba non fu solo
organizzatore e riorganizzatore della stamperia e della
distribuzione, ma diede impulso alla pubblicazione di testi di
argomento veneziano e di collane di classici e di testi di lingua.
Autore egli stesso di varie opere erudite di ambito locale,
costituì una ricca biblioteca (attualmente conservata a Parma,
presso la Biblioteca Palatina), e fu appassionato collezionista di
grafica, fra cui anche disegni di Canova, alle cui ultime volontà
fu presente in qualità di testimone.
2. Sull’architetto Giacomo Quarenghi cfr. Quarenghi a

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