Page 32 - Antonio Canova
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Foschi, perché gli facesse apprendere bene l’italiano, nonché
l’inglese e il francese, gli leggesse i classici greci e latini, lo
istruisse nella mitologia. Lo Zulian, oltre che artefice dei primi
successi dell’artista a Roma, si fece promotore di un’istanza
presso il senato veneto per la concessione di una pensione che
consentisse al giovane scultore una più stabile dimora
nell’Urbe. Canova sarà ancora ospitato dall’ambasciatore a
Venezia, nel 1792. In segno di riconoscenza per l’antica
protezione, nel 1793-1794 lo scultore eseguirà per lui la replica
della Psiche fanciulla con una farfalla tra le mani, ma la
precoce scomparsa del generoso mecenate impedirà che questa
intenzione si realizzi e la statua, rifiutata dagli eredi nel 1795,
verrà acquistata dal conte Giuseppe Mangilli di Venezia, altra
figura di mecenate aggiornato sul gusto neoclassico, che la
venderà a Napoleone nel 1807 per più di tremila zecchini.
Questi, a sua volta farà dono della marmorea fanciulla (ora a
Brema, Kunsthalle) a Guglielmina Augusta regina di Baviera.

5. In questo come in tutti gli altri documenti autografi di
Canova, si rileva che lo scultore poneva un accento grave sulla
“o” del proprio cognome.
6. Luigia Giuli (Ravenna, 1746-Roma, 1811), pittrice
dilettante, cui Canova affiderà a partire dal 1784 la direzione
della sua casa in Roma, dove la Giuli, che allo scultore sarà
sempre carissima nel ruolo di vicemadre, si stabilirà insieme col
marito.

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   ANTONIO CANOVA A DESTINATARIO IGNOTO

Roma 27 Febbrajo 1800

Signore

Ho l’onore di mandarvi il Diploma di Socio onorario
della nostra Accademia di Belle Arti.1 L’ordine dei
nostri Statuti ha determinato un numero certo di
membri e colleghi di merito, e senza una vacanza non
può accordarsi tal titolo a verun altro. Questo dico
solamente a giustificazione del grado, che la necessità
dell’osservanza de’ nostri ordini ha comandato, mentre
il sentimento della comune stima ai vostri insigni
talenti vi avrebbe, e già tacitamente nel cuore di
ognuno di noi, vi ha accordato il vero titolo che vi
conviene. Io poi sono in dovere di esprimervi

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