Page 37 - Antonio Canova
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ultimata, nell’aprile del 1801 (e in attesa che il Bossi,
trattenuto a Parigi, la facesse pagare), Pio VII ne vietò
l’esportazione dallo Stato pontificio. Il Perseo, come pure la
coppia di Pugilatori Creugante e Damosseno, venne acquistata
dal pontefice per il Museo Vaticano tramite i buoni uffici del
cardinale Consalvi, vero artefice di tutta l’operazione, intesa a
rimpiazzare i capolavori antichi asportati dai francesi
lanciando un segnale inequivocabile in risposta ai soprusi subiti
dallo stato della Chiesa in quegli anni di tormentati
sconvolgimenti politici.
6. Canova invierà a Londra, come anche alle principali
Accademie d’Italia e d’Europa, il calco del Creugante, il primo
e il più apprezzato dei Pugilatori.

                                 5.*
                      ANTONIO CANOVA
                A JACQUES-LOUIS DAVID1

Sarei partito certamente da Parigi2 con vero rimorso di
non aver fatto vedere l’abbozzo della Testa del Primo
Console al celeberrimo Sig.r David, che me ne ha
dimostrato il desiderio. Certo accidente mi ha costretto
a levarla dalla cassa, e perciò mi affretto di
partecipargli, se volesse portarsi martedì mattina a
favorirmi per tale oggetto, e farmi profittare del suo
savio sentimento. Se il Sig.r Gerard3 desiderasse di seco
lui accompagnarsi, sarebbe per me un doppio piacere.
In attenzione di essere favorito resterò in casa fino
un’ora dopo mezzo giorno.

 Pieno di vera stima e considerazione ho il pregio di
dichiararmi

 Di Lei
  Devotissimo Obbligatissimo Affezionatissimo Servitore

                                                  Antonio Canòva

d. 21 9bre 1802 Parigi

*Autografo: un foglio int., una facciata.
A tergo: A Monsieur/ Monsieur David/ Peintre tres celebre/
Cour du Louvre/ à Paris. Tracce di sigillo in ceralacca.

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