Page 73 - Antonio Canova
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(Firenze, collezione Degli Alessandri-Basile), in cui la
granduchessa Elisa Bonaparte, al centro del dipinto col
principe Felice Baciocchi e la piccola Elisa Napoleona, e con
Canova al fianco, è colta nell’atto di dispensare medaglie agli
allievi dell’Accademia fiorentina premiati ai concorsi
d’emulazione, e di premiare appunto l’allora giovanissimo
Martellini (precedente un poco naïf, ma imprevisto e suggestivo
della celebre tela dello stesso Benvenuti, datata 1813, nella
quale è raffigurata la corte granducale di Toscana).
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PIETRO BENVENUTI A FRANCESCO NENCI
Cariss.o Sig.r Nenci
Firenze 29 Gennaro 1816
La mia malattia d’occhi mi à fatto ritardare a
risponderle, ed ò voluto attendere di sapere la certezza
della conferma di sei mesi della sua pensione, l’altro
giorno ò saputo che è stata approvata in Consiglio, e
non mancha che la firma di S.A. lo stesso è stato fatto
ancora per il Grazini.
Vidi con molto piacere il suo disegno che a riserva di
una svista di prospettiva nel letto, e che facilmente
potrà essere accomodata nel resto non saprei trovarci
altro a dire sen non che le fa molto onore, essendosi in
quello stesso giorno combinato che il nostro Sovrano
venne al Accademia per osservare i quadri tornati da
Parigi, io glie lo feci vedere ed Egli ne fu moltissimo
contento.
Riguardo però al Affare pagamenti fatti dal Berti io
resto molto sorpreso, né so capire come possa essersi
così portato con Lei un Uomo che io ho trovato sempre
delicatissimo in questo genere, né saprei come
consigliarlo, però crederei meglio prima di farlo sapere
al Sig.r Alessandri che Lei tornasse a scrivere una
lettera al Berti dettagliandole precisamente tutto quel
di meno che Lei trova nelle riscossioni, e facendole
capire che ne farebbe inteso il Senatore qualora egli
non le risponda e non rimedi a questo. Essendo io
amico del Berti ma non di confidenza non mi conviene
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