Page 121 - Antonio Canova
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la sua partenza per Roma, lei potrà scegliere a sua
requisizione de’ miei disegni che di tutti n’è il Padrone
dispotico. Altro incomodo sono a recargli ed è ch’avrei
sommo bisogno del libro del conte Montanari, cioè il
suo discorso sopra il teatro Olimpico di Vicenza, nel
quale so che va epilogando la maniera di tutti li Teatri
Antichi, mi farebbe molto al caso simil libro, mentre ho
ideato un Teatro per rappresentar Tragedie Antiche
secondo i Precetti di Vitruvio, non però servilmente, ma
mi ci sono dipartito, dove mi parve che la raggion lo
volesse, per ideare questo Teatro specialmente per
quello riguarda al Pulpito e Scena, mi sono servito più
delle Tragedie di Sofocle ed Euripide, che de’ Precetti
del sudetto, presentemente ho tutto ordito, l’asistenza
ed il Consiglio del nostro Temanza mi farebbe
sormontare a vista tutti gli scogli, ma mi conviene far
tutto da me, perché in questa benedetta Roma non v’è
certamente uno che si possa interogare su simil
materia, e gli basti dire che ci fu chi mi rispose,
interrogato del Pulpito, ch’era il luogo dove si
predicava, e che mi poteva servire di quello de’ SS.ti
Apostoli, veda ch’ignoranza, ora mi convien sopra
sedere, e tirare avanti un disegno per un convento da
farsi qui in Roma, ma ho tanti obblighi ed attacchi che
non so come ne riescirò, mi ci provo di cuore, almeno
anderò appresso il buono stile, non piacerà a questi
coglioni, ma non così a forastieri, il giudizio de’ quali
molto valuto. In somma gli raccomando questa mia
premura, so ch’è un libro più tosto raro, lo paghi per
qualunque cosa ch’il Sig. Bonetti lo rimborserà di
tutto.
Ho avuto il primo tomo dell’Opera di Palladio
stampata in Vicenza,1 non l’ho ancora ben esaminato,
ma per quelle poche pagine ch’ho trascorse mi pare
opera di merito, ma non però grande, e si potrebbe
desiderare qualche cosa di più, ho però piacere
d’averla e d’essere associato a quest’opera. Solleciti la
sua partenza per Roma, che mi pajon anni li giorni
ch’almeno avrei un Amico vero ed un bravo Architetto
per compagno. Mi dia subito sue nove, e mi prevenga
della sua ** [partenza?] da Venezia per poterle trovare
una onesta [***] e decente casa, [***]. Mi riverisca

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