Page 122 - Antonio Canova
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caramente il Sig.r Temanza, e gli dica che Sabato gli
scriverò e risponderò a quanto desidera, e gli spedirò
ancora se posso l’antico Sepolcro di Girgenti, mi
ragguagli delle sue Vite2 che molto m’interessano, e gli
dica che molto cara m’è stata la descrizione della fiera
del Sig. Macaruzzi,3 ho trovato molti ancora venuti da
costì che m’hanno confermato a voce quanto il sudetto
S. mi scrive, da simil uomo non si puol sperare che cose
tali, a Roma n’abbiamo ancor de’ più ameni e la sua
facciata di S.to Rocco sarebbe per qui un Capo
d’opera, venga venga e vedrà delle belle cose, non
voglio attediarlo più oltre. Con mille abbracci lo lascio
sempre col desiderio di vederlo in Roma.

                                                    Aff.mo Amicone
                                               Jacopo Quarenghi
Roma li 29 Giugno 1777
Maria Quarenghi riverisce distintamente il Sig.r
Antonio e lo prega a solecitare la sua venuta in Roma
mentre molto desidera d’imparare a conoscere un
amico tanto caro di suo Marito**

*Autografo: un foglio int., quattro facciate.
** Di mano di Maria Quarenghi

1. Si tratta dell’edizione dei Quattro Libri palladiani promossa
dal console Joseph Smith, collezionista inglese, e presa in cura
da Giambattista Pasquali con la consulenza del Temanza.
2. Le Vite del Temanza verranno pubblicate nel 1778.
3. Bernardino Macarucci o Macaruzzi, architetto ben inserito
nella cultura tradizionale. Il suo progetto della nuova facciata
della chiesa veneziana di San Rocco (eseguita fra il 1765 e il
1771), era stato preferito a quello disegnato da Giorgio Fossati
e approvato dal Temanza.

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