Page 125 - Antonio Canova
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saranno d’ottimo gusto e di gran saper essendo tale il
suo stile e gusto. Se stessi bene negl’occhi scriverei più
a lungo ma mi convien far punto, e [***] pregarlo a far
i miei gran complimenti al Sig. Conte Bonomo, e al Sig.
Temanza quando lo vede ma di tutto cuore. Scusi se
scrivo così alla peggio, perché ancora io non vedo bene
cosa scrivo. Scusi caro S. Ant.o di tanti incomodi, e. si
ricordi che resto sempre con mille obligazioni.
Roma li 9 Dec.bre 1777
Aff. Ob. Servo. Amico vero
Jacopo Quarenghi Ar.to
.
Ancor io Maria Quarenghi mi do il piacere d’avanzarli
i miei gran complimenti e nel medesimo tempo le rendo
infenite grazie per le finezze fatte a mio Marito**
*Autografo: un foglio int., due facciate.
A tergo: All’Ill.mo Sig. Sig. P.ron Col.mo/ Il Sig. Ant.o Selva
Architetto/ Venezia/ recapito al Sig.r Conte Algarotti
**Di mano di Maria Quarenghi
1. Il conte Bonomo, fratello di Francesco Algarotti.
4.*
GIACOMO QUARENGHI A GIANNANTONIO SELVA
Carissimo Sig.r Antonio
Son molto tenuto alla di lei solecitudine nel procurarmi
dei richiesti libri, e gliene rendo mille grazie,
l’osservazioni letterarie veramente mi pajono un poco
care, so che sono rarissime e molto ricercate, se le
potesse avere per minor prezzo mi farebbe somma
finezza, mi rimetto però in tutto a lei, badi bene però
che non sieno mancanti, e sopra tutto che vi siano tutti
li Rami, perché ne girano molte attorno nelle quali ve
ne mancano [alcuni Rami], ed io di queste ne ho
qualche tomo; se il Sig. Pechi [?] avesse le lettere
d’Apostolo Zeno stampate app.o Pietro Valvasense
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