Page 124 - Antonio Canova
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GIACOMO QUARENGHI A GIANNANTONIO SELVA
Sig.r Antonio mio Sig.e
Mando la ricevuta del dinaro dovuto al Sig. Moreti per
il suo bel quadro speditomi; che tirato in tela è venuto
nel suo primiero essere e molto mi compiaccio d’avere
presso di me sì bel quadro, e spero fargli far un
compagno in breve. [***] Prego il Sig. Ant.o a far le
mie scuse, con il sudetto Pittore se ho ritardato sin a
questo tempo a consegnar il sudetto dinaro, ma il
motivo si è stato d’essere stato obligato al letto per più
giorni per i miei soliti incomodi, l’assicuro che questo
ritardo mi è stato assai più doloroso del male istesso,
essendo dovere d’ogni onest’uomo d’adempire più
presto che sia possibile il suo dovere. Io però me la
passo assai meglio di modo che oggi son potuto escire a
far la sudetta consegna. Spero che mi farà dell’istesso
valore ancora li disegni ordinatili, e se vede che sieno
belli, lo prego a farmi copiare, però con la permissione
del Sig. Conte,1 della gentilezza dei quale non diffido,
ancora uno di que’ due disegni grandi, o tutti e due se
Lei stima oportuno, delle vedute del Teatro di Pola, mi
piacerebbe assai quella piccola, che è una veduta che
si passa andando a Mestre con una Casetta con albero
con una aqua che è un portento, di ciò però lascio
tutta la libertà a Lei di far ciò che Lei stima il meglio.
Ringrazii a mio nome il Sig. Conte di tanti incomodi
che s’è preso per me, e di più volendomi ancora con
eccessi di bontà favorirmi un’altra volta di *** vasi del
fu Sig. Conte Fran.co. Aspetterò tutto è può farne un
rotolo e spedirlo per la posta, che è la strada più
sicura per averli ancor più presto. Il Sig. Zucarelli è
partito per Firenze lunedì a Mattina. Gli scriverò però
intorno a’ quadri del Sig. Moretti, e me li può spedir a
Roma e son sicuro d’esitarli, ma bisognerà ceder
qualche cosa del prezzo, cercherò peró di farli vender
piú che si puole, e se si può ancora per il suo prezzo. Il
Caffeaus non so se sarà di suo genio, essendo pensiero
novo l’agradirà però perché viene dal cuore. Si ricordi
di mandarmi un’Idea delle Barchesse ideate da Lei per
l’Ambasciatore Gradenigo, sono persuasissimo,
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