Page 222 - Antonio Canova
P. 222
20.
pubb.a
(9.)
A. C.
[in Lett.a di Ott.e o Nov.e] 18. Agosto del 1818
La cariss.ma vostra del 5. Agosto pervenutami Venerdì
mi conferma ciò che da un possagnese, ch’io non
conosco, venuto da me per l’affar Pastega,1 avea
rilevato della vostra generosa determinazione di erigere
colà un nuovo Tempio. Saggio è poi il vostro
divisamento di seguire in questo edifizio l’esempio di
qualche illustre opera, quali sono quelle che mi
accennate, e vedrò assai volentieri i disegni che avete
fatti che non ponno che essere isquisiti avendo ottenuta
l’approvazione vostra e quella di cotesta celebre
Accademia.
Vi ringrazio poi della confidenza che in me riponete,
e siate certo che assai volentieri mi presterò in tutto ciò
che possa contribuire alla perfetta riuscita dell’opera
vostra. Ricorrendo ora le vacanze accademiche, e
dovendo io facilmente far delle gitte in questi contorni
spiacerebbemi che venisse a Venezia il Cugino vostro
Fantolin2 coi disegni, né mi ritrovasse, perciò credo
opportuno scrivergli che quando li ha ricevuti me ne
dia avviso, ch’io passerò a Possagno, tanto più ch’ero
già determinato, dovendo andare ad Albaredo, di
riveder la patria vostra e il vostro bel quadro; inoltre è
pur utile conoscere la località in cui dev’esser eretto il
nuovo Tempio.
Mi fu assai grato ricevere il vostro Busto, che ho
collocato nel piedestallo ov’era quello di Napoleone;
esso è il più bello ed il più interessante ornamento del
mio studio, e vi sono assai tenuto del caro dono.
Il Sig.r Gamba tempo fa vi ha spediti varii numeri
dell’Opera delle Fabbriche di Venezia, la raccolta
completta delle Poesie nel nostro vernacolo, e due copie
sull’eccellenza delle Opere di Tiziano del Sig.r Andrea
Majer nostro veneziano,3 che fu generalmente
applaudita; merita che lo leggiate perché vi riuscirà
molto interessante. Tengo per altro che non sarete per
( 222 )