Page 225 - Antonio Canova
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Ma caro amico come dispensarvi dall’accettare
commissioni dal primo Console? Scometto che non
potrete sostenere l’impossibilità di non prestarvi perché
egli vi darà tempo, e vorrà accrescer la gloria della
Francia con un qualche vostro Monumento, come di
certo ha aumentato la sua, poiché il di lui nome per
causa vostra sarà immortale anche nei fasti delle
bell’arti.
Già parmi vedere nel vostro interno che la vostra
modestia mi taccia forse di adulatore verso di voi; ma
deh lasciate che almeno i vostri amici dimostrino
l’espansione dei loro veri sentimenti. Quando mia
Madre seppe la vostra partenza disse: figureve se quel
sior lo lassa tornar più in drio, e la ottima vecchia si
mise a far orazioni per voi.
Quanto volentieri tornerei ad esaminare con voi costì
le cose delle belle Arti. Nel vecchio Louvre vedrete dei
bei pezzi di architettura, assai migliori del nuovo eretto
coi disegni del Perrault. Nella tanto decantata facciata
dalla parte di S. Germano ove vi sono i peristili, parmi
che [le colonne] gl’intercolonnj sieno troppo larghi, né
mi piacciono le colonne binate e molto meno il gran
basamento che è del tutto francese. Così immensa è la
larghezza dell’intercolonnio di mezzo, ed è brutta cosa
veder l’arco di mezzo di entrata servirsi del basamento
per piedritto, e l’arco girare fra le colonne di mezzo e
tagliare l’ordine, eppure questo è riguardato come il
più bel pezzo di Architettura in Parigi; nei dettagli
però vi sono delle bellezze. In generale ritroverete che
gl’intercolonnj costì si tengono larghissimi, io credo
perché siccome gli architravi sono composti di varj
pezzi di pietra (mediante l’eccellente meccanismo che
hanno di tagliare ed unir le pietre che sono di natura
tenerissime a lavorarle), così tengono quelle larghezze
che noi non potressimo [lasciare] anche per ragion di
solidità, dovendo metter un sol pezzo di pietra da
mezza colonna all’altra. Nell’architettura troverete in
generale dei bei pezzi italiani mischiati col carattere
francese. Mi ricordo essermi assai piaciuta la Scuola di
Chirurgia. In fatto del taglio delle pietre vedrete dei
capi d’opera, e fra le recenti il ponte di Neully di M.er
Perronet, che dubito sia morto. Vedrete la fantasia un
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