Page 64 - Antonio Canova
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granducale si recò a Roma, dove conobbe Canova. Nell’Urbe le
fu concesso uno studio dal generale Miollis nel convento di
Trinità dei Monti, ed ebbe modo di conoscere i giovani pittori
della vicina Accademia di Francia. Notevole pittrice di genere,
specializzata nella ripresa prospettica e narrativa di interni
ecclesiastici, in specie conventuali, e di ritratti, nel 1821 fu
nominata socia onoraria dell’Accademia di Belle Arti di
Firenze. Un suo ritratto, eseguito nel 1815 ca. da Vincenzo
Camuccini, si conserva presso la romana Accademia di San
Luca, a cui fu donato dalla pittrice stessa nel 1845 (cfr. A. P.
Torresi, “Neo-medicei”. Pittori, restauratori e copisti
dell’Ottocento in Toscana. Dizionario biografico, Ferrara,
1996, ad vocem, con bibl. prec.).
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PIETRO BENVENUTI A FRANCESCO NENCI
Carissimo Sig.r Francesco
Profitto del ritorno a Roma del bravo Sig.r Torvalsen1
per domandarle le sue nove, giacché con molto
dispiacere ieri intesi che da una sua lettera scritta alla
Sig.ra Bellini se ne dicevano delle poco buone, spero
che quest’incommodo sia piccola cosa e che sia già
passato. Procuri di riguardarsi per ben ristabilirsi.
Dal Grazini2 sentij con molto piacere che aveva
incominciata la copia del Isaia, oltre che il conservare
la memoria di una delle più belle opere di Raffaello,
che presto va a perire, può servirle di moltissimo studio
giacché oltre la figura vi sono due belli putti che deve
esser piacevolissimo di dipingere così in grande. La sua
copia della Giustizia fu esposta nel ultimo concorso, e
fece molto piacere a tutti à però questa fatta della
mutazione nel colorito particolarmente nel panno color
di rosa secca giacché è ingiallito e scurito, le dico ciò
per che ella possa regolarsi in seguito giacché questa
mutazione sembra provenire dai colori un poco troppo
oleosi, oppure che abbia fatto troppo uso della
velatura.
M.r Torvalsen nel suo breve soggiorno in Firenze a
voluto onorarmi col impiegare il suo stecco a fare in
busto il mio ritratto, il quale oltre una perfetta
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