Page 65 - Antonio Canova
P. 65

rassomiglianza è modellato di uno stile bello e
grandioso.

 Mi rallegro di sentire che à fatto un bel Cartone del
suo Ippolito questa è un’opera che le farà moltissimo
onore, io spero di vederlo alla primavera ventura che
se non nasce niente in contrario facilmente verrò in
compagnia del Sig.r Cav.er Alessandri.

 Mia moglie le fa tanti saluti e anche lei desidera
sentire buone nove della sua salute, faccia tanti saluti
al Sig.r Camuccini e alla Sig.ra Matilde mi comandi e
mi creda per sempre il suo

                                                 Dev.o Aff.o Amico
                                                  Pietro Benvenuti

Firenze 6 N.bre 1813

*Autografo: un foglio, due facciate.

1. Bertel Thorvaldsen (Copenaghen, 1770-1844), il celebre
scultore danese che si era stabilito a Roma nel 1797 e che nel
giro di pochi anni si era imposto come il nuovo campione del
genere eroico in grado di attirare su di sé il mecenatismo
tedesco per la scultura e di rivaleggiare col grande Canova. La
relazione fra i due scultori, divisi da una generazione, e tanto
diversi sia nella personalità che nell’espressione artistica, non
divenne mai intima ma neppure improntata all’inemicizia,
come i rispettivi ammiratori suggeriscono.
2. Gaetano Luigi Grazzini (Firenze, 1786-1858) studiò
scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze come allievo di
Francesco Carradori dal 1804 al 1812, anno in cui gli fu
assegnata una pensione per studiare a Roma presso
l’Accademia di San Luca e fu raccomandato a Canova. A Roma
realizzò varie opere, fra cui la copia di un antico bassorilievo
conservato in Campidoglio, raffigurante le Nove Muse.

                                     ( 65 )
   60   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70