Page 133 - Antonio Canova
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scriverò quanto prima, al Molinari al Mosconi, al Sig.r
Giansimoni,7 a tutti gli amici ma di cuore ed ancora a
chi non me ne ricordo, quando scrive scriva pure in un
foglio di carta così grande che paga l’istesso come se
fosse semplice, non però più grande. Al nostro
Buranello8 ma di tutto cuore che lei sa quanto l’amo.
Al Contino che si lagna a torto di non averli scritto
mentre gl’ho scritto, ed i miei più *** complimenti a
S.E. Sig.r Ambasciatore.9 Mi scriva spesso e mi dia nove
di Roma ma più a minuto che puole che lei sa quanto
mi sono care. Mi voglia bene e con mille saluti da parte
di mia Moglie che non puol scriver a motivo della
mamella ancor non del tutto rimessa.
Pietroburgo li 19 Genn.o 1780
Aff. Amico
Jacopo Quarenghi
P.S. Mostri a tutti gli amici la grandezza di questo
foglio acciò mi scrivino più a lungo e mi faccia la
finezza di dar nostre nove al Sig.r Dottor Micheli, la
prole è femina al solito. Lo scriva ancor al Sig.r Abate
Corazza.
*Autografo: un foglio int. (tagliato e ridotto a un terzo nella
prima carta), tre facciate.
A tergo: A Monsieur/ Monsieur Antonio Selva/ Roma/ Italia
presso l’Ambasciatore di Venezia/ a S.to Marco. Tracce di sigillo
in ceralacca.
1. La lettera è stata parzialmente pubblicata da Lionello Puppi
(cfr. L. Puppi, Giacomo Quarenghi, Tommaso Temanza e
Giannantonio Selva. Documenti inediti e riflessioni, in
Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca. IV. Tra
Illuminismo e Romanticismo, Firenze, 1983, p, 199 e nota 36).
2. Abbondio Rezzonico, Senatore di Roma.
3. Caterina II detta la Grande (Stettino, 1729-Pietroburgo,
1796), “incomparabile sovrana” all’epoca imperatrice da
diciassette anni, la cui assidua protezione (e l’attenzione con
cui ne seguiva l’operato) impegneranno presto l’architetto
bergamasco in una serie di opere edilizie che egli stesso definirà
colossale.
4. Johan Friedrich von Reiffenstein (1719-1793), consigliere di
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