Page 151 - Antonio Canova
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quale con il più grande rispetto ho l’onore di dirmi

                     Dell’Eccellenza Vostra

                                      Dev.mo Obb.mo Servitore
                                                Il Cav3 Quarenghi

Li 3. Febb. 1803.

*Autografo: un foglio int., due facciate e un terzo.

1. Il principe Abbondio Rezzonico, veneziano, nipote del
pontefice Clemente XIII era in Roma una delle personalità di
maggiore spicco culturale e sociale. Per l’architetto bergamasco
fu costante punto di riferimento oltre che il primo mecenate
italiano, avendogli ordinato nel 1778 la Sala di Musica in
Campidoglio (poi terminata dall’amico Giannantonio Selva alla
partenza per la Russia). Alla morte di Clemente XIII, nel 1769,
Quarenghi fornì al principe alcuni disegni per un “deposito”,
ovvero per un monumento sepolcrale poi mai eseguito. Ancora
nel 1803, come documenta la lettera presente, l’architetto
inviava dalla Russia un progetto per il teatro di Bassano
ordinatogli appunto dal Rezzonico, anch’esso non realizzato, di
cui restano tuttavia disegni e incisioni (cfr. V. Piljavskij,
Giacomo Quarenghi (1981), ed. it. a cura di S. Angelini, V.
Zanella, Bergamo, Credito bergamasco, 1984, pp. 24 e segg.).
Oltre a questa funzione di mecenate, il Rezzonico assunse per
Quarenghi il ben più importante ruolo di interlocutore sulle
cose italiane, fornendogli a più riprese testi letterari, brani di
musica e disegni (in ciò agevolato dai buoni rapporti con il
commissario dell’Accademia di Belle Arti di Pietroburgo a
Roma, Johan Friedrich Reiffenstein), e quello di tramite
principale, una volta rientrato a Venezia, per le relazioni tra
l’architetto bergamasco trasmigrato in Russia e Antonio
Canova.
2. Antonino Maresca duca di Serracapriola, ministro
plenipotenziario del Regno di Napoli in Russia dal 1782.
3. Fattosi proclamare nel 1798 Gran Maestro dell’Ordine di
Malta, lo zar Paolo I (Pietroburgo, 1754-1801), il cui breve
regno chiude la storia della Russia settecentesca (asceso al
trono nel 1796, alla morte della madre Caterina II che lo aveva
obbligato ad un esilio di fatto, fu detronizzato e ucciso nel
marzo del 1801 da una congiura di palazzo), diede incarico a
Quarenghi di erigere nella sede dell’ordine (il barocco palazzo
Voroncov) due cappelle, una per il rito ortodosso e l’altra,
dedicata a San Giovanni Battista, per il rito cattolico. A opera

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