Page 190 - Antonio Canova
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settembre 1752 si trasferì a Londra, dove rimase dieci anni,
lavorando per una committenza aristocratica e per lo stesso
sovrano. Secondo il Puppi, negli anni Sessanta Quarenghi era
in contatto con lo Zuccarelli, mediando con lui questioni di
interesse antiquario per conto di Bonomo Algarotti (cfr. L.
Puppi, Giacomo Quarenghi, Tommaso Temanza e
Giannantonio Selva. Documenti inediti e riflessioni, in
Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca. IV. Tra
Illuminismo e Romanticismo, Firenze, 1983, p. 198).

                                  4.

(4.)
Al Sig.r Giacomo Quarenghi

Il solo dispiacere che ho provato del picciolo ritardo
nella spedizione del dinaro al Sig.r Moretti fu quello di
rilevare, amatissimo Sig.r Giacomo, sia stato
nuovamente incomodato, né c’era bisogno di alcuna
scusa poiché bastantemente è conosciuta la di lei
onoratezza e puntualità. Ho piacere per altro che se la
passi meglio, come pure che le piaccia il quadro del
Sig.r Moretti al quale non ho paranco contato il
dinaro, per esser arrivato il corriere solo questa
mattina, forse a motivo della gran neve caduta sulle
Alpi. Domani o l’altro lo vedrò e gli leggerò la di lei
lettera.

  Circa ai disegni da fargli copiare aspetto che mi dia
prima le copie dei due di Maurino ed un’altra di un
disegnetto di Canaletto, onde vedere la di lui abilità
nel disegno che son certo sarà uguale a quella che
impiega nel dipinto.

  Io mi ritrovo avere le copie dei Cori del Bettoni sono
da 54. pagine in carte sottile, ed hanno voluto sedici
lire, non so se costino troppo, ma tanto mi richiese il
Maestro, che intese di far finezza a darle. Io gliele
spedirei per la posta unitamente alle stampe dei Vasi
ed a quella del S. Pietro Martire se non temessi di fare
un involto troppo grosso, perciò penso bene di differire;
ella mi avvisi subito come debbo regolarmi, ed in
questo fratempo vi unirò i tre accennati disegni che

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