Page 193 - Antonio Canova
P. 193
6.
(6.)
Al Quarenghi a Petersburg*
Ho ricevuto col mezzo di S.E. Senator Rezzonico la
carissima sua lunga lettera senza data. In essa mi parla
del Sig.r Mezzani1 e rilevo che le sarebbe stato piacevole
l’averlo presso di sé. Avendo dunque avuta occasione di
vederlo lo ricercai qual fosse la di lui intenzione in tal
proposito; egli mi espose candidamente che la sua
famiglia non era ora in istato di poter fargli un esborso
per un sì lungo viaggio, tanto più che cesserebbe
partendo di essergli utile col profitto che ritraea nelle
occupazioni dell’arte sua, io in allora insistei perché mi
palesasse a quai condizioni sarebbe partito conoscendo
ch’è sempre meglio ben intendersi nel principio.
Mi disse dunque ch’Ella gli facesse contare qui una
somma bastante per fare il viaggio a Petersbourg; che
costì fosse alloggiato e mantenuto da Lei, e che
desiderava saper su di che potesse contare per potersi
vestire e fare le altre picciole spese. Che a tali
condizioni si presterebbe in tutto ciò che nell’arte fosse
capace per i due anni più o meno che sembra Ella sia
ancora per fermarsi costì sotto la di lei direzione ed
aggiunge che al caso che il clima di Petersburg non
convenisse alla di lui salute Ella lo riconducesse seco al
di lei ritorno in Italia. Ecco quello ch’egli chiaramente
mi espresse ed Ella mi deve pur liberamente dire quel
che pensa in tal proposito. Questo giovine è buono,
saggio e colto. Disegna benissimo e senza stento, e mi
lusinga che potesse esserle di molta utilità. Ad una
soddisfacente risposta sua, cioè di di Lei genio, egli
sarebbe disposto a prontamente partire, ed è perciò e
per sollecitare che pongo la presente alla posta, e così
può far ella nella risposta che sarà per favorirmi, poiché
il canale del nostro Senator Rezzonico è piuttosto lento;
me lo riservo però per l’ordinario venturo per un’altra
mia nella quale risponderò articolo per articolo
all’ultima sua. Frattanto mi protesto con vera stima e
affetto
l’ultimo dell’anno 1803.
( 193 )