Page 198 - Antonio Canova
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tanto più l’apprezzo perché mi si è esibito
volontariamente, e perché è un Cavaliere dotto, e
veramente Cavaliere.

  Finalmente la gran colonna di cipollino è sopra
terra. Per tirarnela impiegarono quattro leve ed undici
argani ciascuno maneggiato da 30 uomini; e
c’impiegarono 4. giorni continui. Costò da due mille
scudi, eppure a fronte di tanta balordaggine l’ultimo
giorno vi fu S. Santità ed applaudì pubblicamente il
lavoro del nostro Archimede. Il P. Tonda la riverisce
distintamente**

                                             Roma maggio 1778.

* Nel margine, in basso a destra:
  Dev’essere scritta la presente prima della metà di giugno

[giacché] mentre la seguente lett.a di riscontro porta la data
  dei 13. [Giugno] di quel mese.

** In calce, a destra:
[Scritta prima dello spirare dello stesso Maggio giacché la lett.
di risposta alla presente porta la data del 30 Magg.]

                                  9.

(3.)
Al Sig.r Tommaso Temanza – Venezia
Sono tre settimane che mi si dice consegnato l’estratto
per esser inserito nella Gazzetta Letteraria, e mai si
vede. A tal proposito bisogna che le racconti uno
sgarbo del Sig.r Ab. Egli mi avea promesso di farmelo
leggere prima di darlo alla stampa, ed io ne avea di ciò
tanto maggior piacere perché sapeva che V.S. Ill.ma
Lo desiderava. Un giorno che mi ritrovavo dal Sig.r
Quarenghi venne il Sig.r Ab. e mi disse che molto gli
piaceva la di lei opera, ma che si stupiva come Ella
possa aver stima pel Sig.r Milizia, mentre egli lo tiene
per un fanatico, e per un Uomo privo di buon senso,
cosa che non può esser detta che da uno sciocco, o da
uno che abbia qualche privato contraggenio, come

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