Page 203 - Antonio Canova
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nell’Anfiteatro Veronese (*).** Egli non l’ha mai potuto
ritrovare; la supplica adunque se lei fosse in grado di
mandargli il suo che subito letto glielo rimanderebbe.

  Supponendo ch’Ella lo favorisca, dice che lo può fare
avere così sciolto alla Casa del Sig.r Paolo Bonetti
Corriere, che lo manderà qui in Roma.

  Con tutto il rispetto me le protesto

                                            Roma 14. Nov.e 1778

* Nel margine, in alto a destra:
(*) In seguito di tal notizia con lett.a del 28. Nov. il Temanza si
raccomanda al Selva perché gli dasse notizia sull’età del
Piranesi, non che i nomi dei figli, nella Chiesa ove fu seppellito,
ed un Catalogo delle sue opere, e ciò per poter scrivere qualche
ricordo ne’ suoi zibaldoni.

**Nel margine, in alto a destra, sotto l’annotazione precedente:
(*) Il detto opuscolo venne spedito in dono al Quarenghi dal
Temanza

                                 13.

pubb.a1
(2.)
Al Cav.r Canova
La Luigia2 vi avrà palesato il furto fattovi delle quattro
copie del Bassorilievo di Ercole furioso.3 Ho aperto il
[tavolo] rotolo con quella avidità che mi è propia
quando si tratta di oper vostre e provai un gran
piacere nell’ammirare come avete trattato un soggetto
cotanto scabroso che unisce la somma fierezza alla
espressione dei più vivi affetti, e sopra tutti quello di
una Madre che salvar pur vorrebbe i proprj figli da
una morte che vede esser loro imminente. Esso desta
terrore e compassione. Scorsi la Tragedia di Euripide, e
dopo letta la descrizione del fatto da voi rappresentato
tanto più ne ammirai la vostra composizione, e parmi
che dovendo tener i gruppi principali distanti l’uno
dall’altro non potevate meglio occupare lo spazio
frapposto che con l’Ara, la colonna, il puttino e gli altri

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