Page 202 - Antonio Canova
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Quanto mi dispiacque la morte del Sig.r Antonio
Zanetti.3 L’avevo già saputo dal P. Jacquier.
1. Si tratta del libello Riflessioni sulla scoperta del sopraornato
toscano espostaci dall’autore dell’Opera degli anfiteatri…,
Venezia, Stefano Monti, 1730, di Matteo Lucchesi. cfr. Selva a
Tommaso Temanza, 14 novembre 1778, lettera n. 12
(Minutario Selva).
2. Francesco Piranesi (1758-1810), che ereditò e proseguì
l’attività calcografica del padre. Con il fratello Pietro,
secondogenito dell’incisore e architetto Giambattista (Mogliano
Veneto, 1720-Roma, 1778), si dimostrerà nel 1798 acceso
giacobino e sarà nominato ministro a Parigi.
3. Antonio Maria Zanetti d’Alessandro (Venezia, 1776-1778),
praticò l’incisione nelle sue diverse tecniche e fu conservatore
della Biblioteca di San Marco. Conoscitore d’arte antica
(collaborò con il cugino Antonio Maria Zanetti di Girolamo,
1679-1767, alla pubblicazione nel 1746 di un’opera sulle
antichità romane di Venezia) e uomo di vasta cultura, può
essere considerato il più importante critico del Settecento
veneziano (nel 1771 pubblicò i cinque libri Della pittura
veneziana, trattazione vasta e assai acuta della pittura veneta a
partire dal sec. XIV).
12.
[#(5)] (5.)
Al Sig.r Tommaso Temanza
Lunedì è morto il Sig.r Piranesi da breve malattia, ma
era molto tempo che sofferiva diversi incomodi pe’
quali era divenuto fastidioso più del solito (*).* In sua
casa era in continui dissapori con la Moglie ed i figli ed
erasi ridotto a farsi fare da mangiare da un suo giovine
perché si era fitto in capo che volessero avvelenarlo.
Non si può negare per altro ch’Egli non sia stato un
Valentuomo; tutte le volte ch’io l’ho veduto egli mi
parlò sempre di V.S. Ill.ma con somma stima.
Il Sig.r Quarenghi la riverisce distintamente, e la
prega di un favore. Desidererebbe di leggere quel
libretto scritto dal Sig.r Lucchesi contro il March.
Maffei circa la sua scoperta del Sopraornato Toscano
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