Page 201 - Antonio Canova

11.

(6.) [(5) # (6)]

Al Sig.r Tommaso Temanza. Venezia

Il Sig.r Quarenghi nello scorso ordinario ha ricevuto
l’opuscolo del Sig.r Lucchesi.1 L’ha aggredito
moltissimo, e credo che in questa sera egli pure scrivi a
V.S. Ill.ma.

Il Sig.r Piranesi è morto alli 9 di Novembre. La sua
malattia fu di 10. giorni, e morì per convulsioni che gli
attaccarono il capo. Tutti quegli intervalli che n’era
libero era presente a se stesso con ottimi sentimenti e
dispose di varie cose. Dopo morto aprirono il suo
Bourreau e non ritrovarono che 280. scudi, mentre
certamente egli dovea averne in molto maggior somma.
Si dice per altro ch’egli era solito non tenere tutto il
dinaro in un sol luogo per tema che glielo rubassero
sicché sarà facile che a quest’ora ne abbiano ritrovato
dell’altro, il che non ho potuto rilevare. La facoltà
lasciata per altro è grandiosa, non ancora si sa perché
non è terminato l’Inventario. Fu seppellito con molto
decoro a S. Andrea delle Fratte, in seguito sarà
trasportatati alla Certosa il che era di sua volontà anzi
per monumento egli voleva un Candelabro ch’esiste in
sua casa (e ch’egli pubblicò nelle sue opere) ma temo
che ciò non si farà perché esso è simboleggiato troppo
profanamente, e non decente per un luogo santo. Ha
lasciato cinque figli due femine, e tre maschi. Il
maggiore è in età di 23. anni, ha del talento e può
esser capace di calcare l’orme del Padre.2 Avrà però
sempre rimorso di esser stato ancor lui motivo
d’inquiettudine al detto suo Genitore perché un giorno
arrivò sino a rivoltarsegli contro con un coltello alla
mano. È ben vero che il Padre troppo lo tiranneggiava
e fu cagione che non potendo avere qualche paulo
chiedendolo si pose a rubargliene. Qui non si sa quanti
fossero i di lui anni e si sentono degli spropositi. Ella
potrà facilmente rilevarlo costì nella Parocchia ove
nacque. Fu stampato un Sonetto in di lui lode, io me lo
procurerò, e glielo spedirò in seguito con il catalogo di
sue Opere.

( 201 )