Page 228 - Antonio Canova
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ventura Fiera dell’Assunzione, tempo nel quale v’è
concorso di Forestieri, rilevai che ciò sarebbe di piacere
a molti dei nostri Signori, e più utile per voi giacché
avreste qualche vero [estimatore] conoscitore del vostro
merito. In quanto a me adopratemi con piena libertà,
già sapete quanto m’interessi tutto quello che vi
riguarda, e non fo alcun passo senza di voi, ed attendo
vostri comandi. Per andare con tutta esattezza
bisognerebbe che mi mandaste in misura reale la metà
della sola lunghezza del piedistallo che va sotto il
bassorilievo perché i possetti non tutti sono giusti.
Dovrei parlarvi anche della Psiche3 ancora rinchiusa
nella sua cassa, ma di ciò nel venturo ordinario, vi
basti il sapere che ne ho fatta già parola agli eredi, in
que’ modi che ho creduto concernenti al vostro decoro,
ma nello stesso tempo analoghi alle cambiate
circostanze.
Fattevi coraggio, amatemi e credetemi
‹A›
Informazione
Parmi nel mese di Maggio dell’anno 1792. nacque il
Decreto dell’Ecc.mo Senato di erigere un Busto al
Cavalier e Procurator Emo4 in uno dei più frequentati
siti del Palazzo Ducale a scelta del Serenissimo Doge
onde onorare la memoria del benemerito Cittadino, e
fu pur decretato che tal Busto fosse dal valente e
rinomato Scultore Sig.r Antonio Canova che da Roma
si attendeva in Venezia, e ne furono di ciò incaricati gli
Ecc.mi Savj Cassieri attuali ed aviti ch’erano E. Alvise
e E. Zuane Emo. Giunto il Sig.r Canova in Venezia
l’Ecc.mo Cav.r Zulian ch’era stato il Savio che avea
decretato, gli partecipò tal onorevole commissione, ma
riflettendo che un Busto isolato non poteva fare che un
cattivo effetto, così consigliò il valente Scultore a
formar un [idea] pensier nel quale per altro si fosse
obbedito al comando dell’Ecc.mo Senato di non
ritrarre il Proc.re Emo che in Busto giammai in
Statua.5 Di fatto il Sig.r Canova nel suo soggiorno in
Venezia formò un pensiere degno del di lui genio, ed
approvato dal Cav.r Zulian; questo Signore invitò un
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