Page 229 - Antonio Canova
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giorno a pranzo li due predetti Savj Cassieri, (dove pur
v’intervennero il Sig.r Canova e il Selva) mostrò a quei
Signori il modello del Sig.r Canova, il quale ne riscosse
lode, approvazione e n’ebbe da loro la commissione di
eseguirlo. Coll’opinione del Serenissimo Doge Manin6
fu stabilito per collocarlo il mezzo della facciata della
Sala delle quattro porte, ch’è fra la porta che va
nell’antico leggio. Giammai né da una parte né
dall’altra fu parlato di prezzo, solo il Selva un giorno
chiese al Canova cosa monterebbe la spesa e questo gli
disse circa due mille zecchini, il che avendolo il Selva
comunicato privatamente all’Ec.mo Cav.r Zulian,
questi non ritrovò niente eccedente tal somma
conoscendo qual sia la finezza e il valore dei marmi
statuari che si adoprano in Roma, con quai studj e
finitezza sia solito il Sig.r Canova di condurre i suoi
lavori, e quanto fossero comunemente bramate e
pagate le di lui opere. Si aggiunga che il Sig.r Canova
(com’è proprio de’ bei genj) perfezionò di molto in
Roma il primo suo pensiere, il che ho conosciuto da un
disegno mandato al Cav.r Zulian. Di tutto ciò io fui
sempre presente testimonio e sono sempre pronto ad
affermarlo.
*Nel margine, in alto a destra, di altra mano:
(1) Di questo ho la minuta scritta dal Selva
1. Girolamo Zulian.
2. Antonio Capello (o Cappello), procuratore di San Marco,
ebbe un ruolo determinante per la conoscenza dell’arte di
Canova nell’ambiente veneziano: riunì infatti nel suo
appartamento nelle Procuratie Nuove una ricca collezione di
opere canoviane (i bassorilievi con episodi tratti dai poemi
omerici, dall’Eneide, dalla vita di Socrate, e i calchi in gesso
dell’Amorino e del gruppo di Venere e Adone) aprendola agli
“amatori del Disegno”.
3. Dopo aver scolpito attorno agli anni 1789-1792 per il
collezionista inglese Henry Blundell la statua di Psiche in piedi
con una farfalla tra le mani, Canova ne aveva realizzato una
replica per Girolamo Zulian nel 1793-1794 (oggi alla
Kunsthalle, Brema) per dimostrare la sua riconoscenza e
gratitudine al mecenate che sempre lo aveva protetto ed avviato
sulla strada della fama, ma la precoce morte del nobiluomo
impedì che questa intenzione si realizzasse e la statua venne
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